Wow, sono passati 2 anni all'ultima volta che ho scritto su questo blog. Due anni in cui sono succede parecchie cose quindi ne faro' una veloce panoramica, prima di lanciarmi sul motivo del mio ritorno e su cosa ne sara' di Storie di Ordinaria Follia da oggi in poi.
Ho finito il mio master negli Stati Uniti, dopo due anni in cui credo di non aver mai studiato cosi' tanto, letto cosi' tanto ed essermi incazzata cosi' tanto. Mi sono fatta un debito che paghero' ancora per almeno 3.5 anni, ma ne e' valsa la pena. Columbia University non e' solo una Ivy League School per il nome, ma anche perche' di fatto ti fa spaccare le schiena cosi' tanto che alla fine o sei una capra, o devi per forza imparare a ragionare, criticare e collegare tutto cio' che hai studiato negli anni precendenti. Credo anche che non avrei tratto cosi' tanto vantaggio da un master in una scuola americana se non avessi avuto il bagaglio di conoscenza che mi ha dato la scuola italiana, ma questa e' un altra storia (o un altro blog post).
Durante l'ultimo anno del mio master, e ben evidente dai miei ultimi blog posts prima di questo, ho incominciato ad interessarmi ed appassionarmi all'uso di nuove tecnologie, delle applicazioni di nuove tecnologie a problemi di assistenza umanitaria, politica eed identitaria. Cosi' al giorno della mia laurea, maggio 2010, mentre aspettavo che chiamassero il mio nome per darmi il tanto agognato, (e caro) pezzo di carta, ho deciso che questo era quello che volevo fare, e che molto probabilmente avrei preferito percorrere una strada meno battuta ma senz' altro piu' divertente.
Ed e' cosi che oggi sono una Consulente per l'uso di nuove tecnologie e nuovi media, tecnologia mobile e crowdsourcing. Mi sono trasferita a Nairobi, anche se devo essere sincera che da un anno che ci vivo, non ci ho mai passato piu' di 2 settimane di fila. In compenso viaggio in continuazione, specialmente in Africa.
Ho il mio blog "professionale" in Inglese, Diary of a Crisis Mapper, ne trovate il link in alto. Da quando ho cominciato quel blog mi sono accorta che non avevo piu' uno spazio (ed il tempo) per un blog personale, ergo la decisione di ricominciare Storie di ordinaria follia.
Mi sono chiesta se volevo cambiarne il titolo, visto che questo blog era nato come diario del mio anno in Palestina, ma ho deciso che in fondo, l'ordinaria follia che ho trovato li, la sto trovando un po' ovunque nel mondo. Ci saranno un po' di cambiamenti comunque, come il design delle pagine, devo ancora fare un po' pulizie, ma entro un paio di giorni ci sara' la versione definitiva.
Non lo so se Storie di Ordinaria Follia sara' solo personale o una mescolanze di professionale e personale, perche' in fondo ho sempre fatto fatica a separare le due cose nella mia vita, ma so per certo che anche questa sara' un altra avventura.
Mondo italiano: sono tornata!
Ho finito il mio master negli Stati Uniti, dopo due anni in cui credo di non aver mai studiato cosi' tanto, letto cosi' tanto ed essermi incazzata cosi' tanto. Mi sono fatta un debito che paghero' ancora per almeno 3.5 anni, ma ne e' valsa la pena. Columbia University non e' solo una Ivy League School per il nome, ma anche perche' di fatto ti fa spaccare le schiena cosi' tanto che alla fine o sei una capra, o devi per forza imparare a ragionare, criticare e collegare tutto cio' che hai studiato negli anni precendenti. Credo anche che non avrei tratto cosi' tanto vantaggio da un master in una scuola americana se non avessi avuto il bagaglio di conoscenza che mi ha dato la scuola italiana, ma questa e' un altra storia (o un altro blog post).
Durante l'ultimo anno del mio master, e ben evidente dai miei ultimi blog posts prima di questo, ho incominciato ad interessarmi ed appassionarmi all'uso di nuove tecnologie, delle applicazioni di nuove tecnologie a problemi di assistenza umanitaria, politica eed identitaria. Cosi' al giorno della mia laurea, maggio 2010, mentre aspettavo che chiamassero il mio nome per darmi il tanto agognato, (e caro) pezzo di carta, ho deciso che questo era quello che volevo fare, e che molto probabilmente avrei preferito percorrere una strada meno battuta ma senz' altro piu' divertente.
Ed e' cosi che oggi sono una Consulente per l'uso di nuove tecnologie e nuovi media, tecnologia mobile e crowdsourcing. Mi sono trasferita a Nairobi, anche se devo essere sincera che da un anno che ci vivo, non ci ho mai passato piu' di 2 settimane di fila. In compenso viaggio in continuazione, specialmente in Africa.
Ho il mio blog "professionale" in Inglese, Diary of a Crisis Mapper, ne trovate il link in alto. Da quando ho cominciato quel blog mi sono accorta che non avevo piu' uno spazio (ed il tempo) per un blog personale, ergo la decisione di ricominciare Storie di ordinaria follia.
Mi sono chiesta se volevo cambiarne il titolo, visto che questo blog era nato come diario del mio anno in Palestina, ma ho deciso che in fondo, l'ordinaria follia che ho trovato li, la sto trovando un po' ovunque nel mondo. Ci saranno un po' di cambiamenti comunque, come il design delle pagine, devo ancora fare un po' pulizie, ma entro un paio di giorni ci sara' la versione definitiva.
Non lo so se Storie di Ordinaria Follia sara' solo personale o una mescolanze di professionale e personale, perche' in fondo ho sempre fatto fatica a separare le due cose nella mia vita, ma so per certo che anche questa sara' un altra avventura.
Mondo italiano: sono tornata!